venerdì, giugno 8, 2007, 12:00 AM
non so cosa mi sia preso oggi
sento la terra che gira,
si riscalda, fa le fusa.
le sedie della stanza
si voltano di scatto
e mi graffiano.
è successo qualcosa,
e non me ne sono accorto.
me ne accorgo ora
con le braccia graffiate,
con un morso alle dita.
in mente ho il buio
ma non posso aprire,
non ora, che son fuori casa,
me l'ha detto il medico.
uscirebbe troppo samgue
e tutte le mie idee
rotolerebbero giù
per le scale del condominio.
la gente non è abituata a queste cose.
uscirebbero tutti dalle loro tane
atterriti dal rumore improvviso
potrebbero cacciarmi,
potrebbero inseguirmi,
potrebbero farmi a brandelli gridando verso Dio
a te offro questo porco,
in remissione dei nostri appetiti
gettando tutti i miei fiori nell'Arno
che stingerebbero diluendo nell'acqua
tutti i colori del cielo, ma Dio non vuole
l'acqua deve continuare ad avere
il colore ed il sapore di topo.
e a pensarci bene,
manco io lo voglio.
s.b.
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